COME FARE UN DETERGENTE
Sappiamo già come funzionano gli ingredienti principali dei detergenti, i tensioattivi, ma è importante saper calibrare i diversi tipi di tensioattivo, nonché gli altri ingredienti necessari, per formulare al meglio ogni tipo di detergente (shampoo, bagnoschiuma, detergente intimo, detergente viso, ecc…). Ecco una semplice, ma completa, guida su come fare un detergente naturale fai da te, seguendo regole basi, valide praticamente per ogni tipologia di prodotto cosmetico. Strumenti utili: Tabella del pH
Regole generali per formulare un detergente:
Come si crea un detergente? Nella maggior parte dei casi, i detergenti non presentano una fase oleosa, poiché non è necessario tanto l’elemento emolliente quanto quello sgrassante-lavante. Sarà quindi sufficiente una fase iniziale A (la fase acquosa, a cui si aggiungono i tensioattivi agli ingredienti abituali come acqua, glicerina, gelificanti) ed una finale C (a freddo, in cui inseriamo attivi, conservante, fragranze, ecc…).
Benché sia possibile fare un detergente con un unico tensioattivo, è consigliabile inserirne più d’uno nella nostra ricetta. Tensioattivi diversi infatti, lavorando in sinergia, producono un risultato migliore sia a livello estetico (densità, schiuma), sia soprattutto a livello qualitativo: mitigano la propria aggressività vicendevolmente. Si possono scegliere perciò, per iniziare, quattro-cinque tensioattivi di base di diverso tipo, ad esempio:
• Un tensioattivo anionico solfato come lo SLES, potente e aggressivo ma facilmente mitigabile, perfetto negli shampoo;
• Un sarcosinato, tensioattivo anionico (può dunque essere usato come tensioattivo principale) ma delicato, leggermente condizionante per i capelli, buon schiumogeno;
• Una betaina, tensioattivo anfotero secondario, dal basso potere lavante ma delicato, attenua l’aggressivita del tensioattivo anionico principale e ne migliora la schiuma;
• Un anfoacetato o anfodiacetato, tensioattivo anfotero secondario, simile alle betaine ma meglio tollerato dalla pelle e maggiormente schiumogeno;
• Un glucoside, tensioattivo non ionico, perciò secondario, viene associato al tensioattivo principale come addensante e addolcente, produce poca schiuma.
La miscela sarà ideata in base a parametri concorrenti tra loro, come la forza lavante (SAL) e la delicatezza sulla pelle, oltre a qualità accessorie ma gradite come la schiumosità e la densità (facoltative ma utili per creare un prodotto che sia professionale e piacevole da usare). A seconda delle esigenze del nostro target (tipo di pelle, zona del corpo…) daremo priorità ad uno dei due elementi; una cute grassa richiederà maggior aggressività lavante, una sensibile maggior delicatezza, senza dimenticare le esigenze specifiche dei capelli, che richiedono un prodotto facile da sciacquare (non troppo viscoso) e leggermente condizionante.
La SAL:
La SAL è una percentuale che si può calcolare facilmente conoscendo il valore dei singoli tensioattivi utilizzati (lievemente differente a seconda del produttore – potete far riferimento alla scheda tecnica del prodotto). Alcuni tensioattivi di esempio:
• SLES 29
• Sodium Lauroyl Sarcosinate 29-31
• Cocamidopropyl beatine 29/32
• Lauryl Glucoside 50/53
• Decyl Glucoside 51/55
• Coco Glucoside&Glyceryl Oleate 50/55
• Caprylyl/Capryl Glucoside 62/65
A questo punto moltiplichiamo la quantità in grammi del tensioattivo per questo valore e dividiamo per 100, ripetiamo il procedimento per ogni tensioattivo utilizzato e sommiamo tutti i risultati ottenuti: questa sarà la percentuale di SAL. Ad esempio, se utilizziamo 15 gr. di Sodium Lauroyl Sarcosinate (15*30/100 = 4,5) e 12 gr. di Lauryl Glucoside (12*51/100 = 6) la SAL totale sarà di 10,5%.
I valori consigliati in base al tipo di detergente sono:
• Detergenti intimi 10%
• Shampoo 10-15%
• Bagnoschiuma 18-25%
• Detergenti viso 2-10%
• Struccanti senza risciacquo 1-2%
Per fare un corretto detergente ricordate sempre di controllare le iterazioni particolari che i tensioattivi hanno rispetto ad altri ingredienti: lo SLES ad esempio si addensa aggiungendo una piccola quantità di sale, mentre il sarcosinato addensa a PH 5.5.
Ricette:
Altre letture consigliate:
Strumenti utili alla formulazione di un detergente:
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Ciao vorrei fare uno struccante per pelli sensibili e non so quale tensioattivo sia più indicato. Gazzè Carla
Ciao Carla, se hai facebook puoi fare questa domanda alla Flower Tales Community, la trovi qui:https://www.facebook.com/groups/138337000234071
salve, ho letto che lo SLES può essere usato anche per fre detergenti per la casa, ma non riesco a trovare ricette. Mi interessa moltissimo questo argomento, potete indirizzarmi al riguardo? grazie infinite.
acqua e sles, seguendo i dosaggi in etichetta, diventa detersivo. Non mettere sale. Ci vorrebbe un antibatterico però.
Buonasera.
Mi piacerebbe cominciare ad autoprodurre gli shampoo ma non so quali tensioattivi mi conviene ordinare essendo all’inizio.
Oltretutto convivo con un ragazzo che a volte soffre di dermatite seborroica da stress quindi mi chiedevo se i tensioattivi possono essere gli stessi o vanno cambiati per le sue necessità.
Grazie mille
Ogni scelta è soggettiva ma un mixi di ammonio + betaina + sodio cocoanfodiacetato è un ottimo inizio. Aggiungi 1% di VeggySIL e se vuoi ricette o guide ulteriori a quelle che trovi sul nostro blog, iscriviti alla nostra community ufficiale (c’è pure uno sconto attivo): https://www.facebook.com/groups/138337000234071/?source_id=219873181541977
Potreste mettere altre ricette di docciaschiuma,detergenti viso e igiene intima formulati con i vostri tensioattivi? Io non sono capace ancora di formulare da sola. Grazie.
Nelle prossime settimane arrivano diverse ricette di Rasalamiah, tra cui un paio a base di tensioattivi Flower Tales