GELSOMINO
Il Gelsomino (w:Jasminum) fa parte della famiglia delle Oleaceae ed è un genere che conta più di duecento specie, la più rinomata delle quali è lo Jasminus officinale o gelsomino bianco, i cui bianchi fiori profumatissimi compaiono nella stagione estiva e possono essere utilizzati per estrarne l’essenza. Originario delle Indie Orientali, ma conosciuto già dai greci e romani, i suoi fiori erano ritenuti dai popoli arabi l’emblema dell’amabilità e paragonati alle persone di carattere perfetto, che sembrano inserite nella società per arricchirla moralmente.
Descrizione: il portamento del Gelsomino può essere sia arbustivo che rampicante o sarmentoso, e più o meno rustico: alcune varietà sono compatte e cespugliose, alte circa 1 metro, altre sono rampicanti e possono raggiungere anche i 10-15 metri. I fiori sono stellati, sulla base di un lungo tubulo, con sfumature che variano dal bianco al giallo al rosa e molto profumati. La forma delle foglie cambia a seconda delle specie. Il profumo del gelsomino è una nota di cuore.
Habitat: il gelsomino è originario dell’area asiatica-mediterranea e delle isole atlantiche.Lo Jasminum officinale, la specie oggi più diffusa in Europa, era conosciuta già nell’antica Grecia, ma per molti secoli la sua coltura andò perduta e ricomparve soltanto a metà del XV secolo.
Coltivazione: la coltivazione dei gelsomini è molto semplice, grazie alla resistenza di questa specie. I gelsomini amano un terriccio sciolto, neutro e ben drenato, ma si adattano bene a qualsiasi tipo di terreno. Le specie più resistenti si possono piantare all’inizio dell’autunno fino ai primi mesi della primavera successiva, in giornate di bel tempo; meglio evitare l’operazione nei mesi più freddi. Si può distribuire concime due volte l’anno, in primavera e in estate, nel caso la pianta presenti uno sviluppo stentato. Il terreno va mantenuto umido senza causare ristagni d’acqua. Lo Jasminum nudiflorum e lo Jasminum officinale gradiscono posizioni soleggiate così come quelle leggermente ombreggiate. Lo Jasminum Primulinum invece vegeta solo se collocato in pieno sole.
Le proprietà del gelsomino:
Dal gelsomino si estrae un’ essenza oleosa (l’assoluta di gelsomino), un pregiato olio essenziale che può essere utilizzato in creme e prodotti di cosmetica: le sue proprietà tonificanti e rivitalizzanti lo rendono un ottimo alleato nella prevenzione delle rughe e nella cura della pelle contro arrossamenti e dermatiti e il suo profumo intenso dà carattere ed eleganza ad ogni preparazione. Tra gli oli vegetali più in armonia con questa fragranza vi è quello di argan.
In aromaterapia l’assoluta di gelsomino viene utilizzato per il suo effetto euforizzante: il suo profumo agisce direttamente sull’ipotalamo, stimolando la produzione di sostanze come la leu-encefalina, una sorta di oppioide endogeno che agisce come potente anestetico (è una sostanza contenuta anche nelle lacrime), inibendo il senso di dolore e aumentando la sensazione di benessere e pienezza. Un equilibrio aromatico perfetto si ottiene miscelando una punta di assoluta di gelsomino con dell’olio essenziale di bergamotto e un tocco di nota di base a scelta.
Altre informazioni:
Storia e leggenda: il Gelsomino, originario del Malabar nelle Indie Orientali, fu importato nell’Europa dai navigatori spagnoli tra il 1524 ed il 1528, ma in Italia era conosciuto anche prima di quella data: una prova è l’illustrazione del Gelsomino nel “Liber de Simplicibus” di Rinio del 1415. Il primo a possederne qualche esemplare fu Cosimo I de’ Medici, signore di Firenze, che proibì severamente ai suoi giardinieri di riprodurlo in molti esemplari o di farlo uscire dai suoi giardini. L’ordine granducale fu scrupolosamente rispettato per molti anni e la coltivazione del gelsomino rimase proprietà esclusiva dei Medici. Si dice che fu un caso fortuito ad agevolarne la diffusione: un giovane giardiniere volle offrire un ramoscello di gelsomino alla fidanzata. La giovane gradì moltissimo e lo appoggiò in terra per conservarlo fresco più a lungo. Il gelsomino restò verde per tutto l’anno e in primavera spuntarono nuovi germogli e nuovi fiori, diffondendosi presto in tutta Italia.
Curiosità: la parola “gelsomino” deriva dall’unione della parola persiana “yasamin” con la parola “gelso” e significa in arabo “fiori bianchi”, anche se le sue sfumature possono variare dal giallo al bianco al rosa. I fiori di gelsomino sprigionano il massimo della loro fragranza nelle ore notturne e probabilmente per questo motivo sono considerati nelle antiche leggende arabe stelle precipitate sulla terra e legati ai pianeti notturni: la Luna e Venere, che governano l’equilibrio e il benessere femminile.
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