OLIO DI ROSA MOSQUETA
L’olio di rosa mosqueta si estrae tramite spremitura a freddo del seme della rosa rubiginosa (w:Rosa Affinis Rubiginosa), arbusto selvatico simile alla rosa canina e molto diffuso nel Cile e nell’America Meridionale.
- Nome (INCI): Rosa Moschata Oil
- Proprietà: Simile all’olio di Argan, è molto conosciuto in cosmesi naturale e fitoterapia e apprezzato per i suoi principi attivi e le sue proprietà riparatrici: aiuta a eliminare rughe e schiarire macchie, contribuisce al livellamento delle cicatrici, alla cura degli effetti dell’acne, della psoriasi, della couperose e del sole e ha un effetto anti-age . Ricchissimo di acidi grassi polinsaturi: acido linoleico 34% (omega 6), gamma-linoleico 34%, alfa-linoleico 44% (omega 6), oleico 15%, palmitico 4% e steratico 2%; ed antiossidanti ( vitamina E, carotenoidi ed fitosteroli), che svolgono un’importante azione protettiva delle cellule e contrastano l’azione dei radicali liberi, è in grado di ridare compattezza e vitalità al tessuto epiteliale, prevalentemente del viso, ma anche del corpo. L’integrità e la funzionalità di tutti gli epiteli traggono giovamento dall’utilizzo di quest’olio.
- Utilizzo: Una piccola quantità di olio di rosa mosqueta potrà sostituire la crema notte o essere unito alla stessa per garantire il giusto grado di idratazione alla pelle del viso durante il riposo e contribuendo ad eliminare i segni d’espressione; durante la gravidanza si potrà utilizzare al posto dell’olio di mandorle dolci per attenuare o prevenire le smagliature su seno e pancia. Sul corpo agisce da idratante, donando freschezza e morbidezza alla cute e rigenerando i tessuti. Può essere mescolato ad altri oli vegetali o essenziali per creare impacchi curativi per la pelle delle mani e per le zone del corpo che necessitano di particolare idratazione, e compare anche in preparati come gli integratori, sotto forma di perle contenenti olio, che svolgono un’azione protettiva del cervello e del sistema cardiovascolare.
Come ottenere l’olio di rosa mosqueta:
L’olio di rosa mosqueta si ricava dai piccoli semi presenti all’interno dei frutti rossi della pianta, sebbene un frutto contenga una grande quantità di semi l’olio che se ne ricava per ogni singolo frutto è poco e richiede un attento processo di estrazione naturale per evitare di rovinare le proprietà finali dell’olio stesso. Queste condizioni rendono l’olio di rosa mosqueta uno degli oli naturali più costosi, tuttavia la sua disponibilità nel commercio a disposizione della cosmetica naturale è stata resa possibile grazie alla possibilità di coltivare le piante. Il procedimento di estrazione dell’olio dai semi è a freddo:
La raccolta dei frutti avviene durante i mesi di febbraio e marzo, questa raccolta viene eseguita manualmente per daneggiare il meno possibile i frutti e di conseguenza i semi contenuti. I frutti, panciuti e di un rosso vivo, vengono fatti essiccare in appositi spazi che raggiungono la temperatura ottimale gradualmente, si tratta di un processo relativamente lungo che richiede più passaggi di temperatura e lavorazioni differenti. Una volta essiccati infatti i frutti vengono ulteriormente asciugati in forni per togliere ulteriormente l’umidità, le temperature tuttavia sono strettamente controllate per evitare l’alterazione delle proprietà . La separazione dei semi dai frutti avviene mediante procedimenti meccanici, e l’estrazione dell’olio avviene tramite spremitura, a freddo. Il processo di estrazione si conclude con un trattamento di raffinazione naturale cheelimina le impurità.
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Potrei sapere come avviene la spremitura dei semi e se poi viene aggiunto qualcosa? grazie
ciao la spremitura (questo vale per l’olio di rosa mosqueta Flower Tales) avviene per pressione a freddo con filtropresse. infine viene purificato tramite filtrazione fisica (terre assorbenti). Non viene aggiunto altri ma alcuni produttori possono aggiungere tocoferolo per ridurre il processo di ossidazione, poi ci sono anche prodotti di qualità inferiore che vengono estratto con solventi che poi vengono rimossi, ma questo non vale per l’olio di rosa mosqueta Flower Tales che è di una sola qualità ovvero spremuto a freddo (prima pressione) ciao
Buongiorno Flower Tales. La sera uso sulla pelle del viso l’olio di rosa mosqueta al posto della crema, ovviamente dopo il siero di acido jaluronico. Vorrei sapere se l’olio si assorbe meglio sulla pelle umida o asciutta. Grazie
l’olio si assorbe meglio se lo unisci al VeggySIL ol VeggyVECT o allo Squalano Vegetale.
Se invece ti riferisci ad una sensazione di “meno unto” allora si, applicarlo sulla pelle umida aiuta
Lo trovo buono ma vorrei ancora più idratazione si asciuga subito e la pelle rimane poco morbida o elastica
Hai provato quello Flower Tales Cosmetics? Questo è professionale ed estremamente idratante, ottenuto unicamente con processi meccanici (1a pressione a freddo). Se anche questo non ti soddisfa, allora magari è la tua pelle (o i tuoi gusti) che richiede un’intervento più grasso (aggiungendo magari una piccolissima parte di burro di karité). Tieni presente però che “l’asciugarsi subito” è solo una sensazione: L’olio non si asciuga, viene assorbito, se tu hai la sensazione che non rimanga e vuoi un prodotto che resti più a lungo è perché confondi (è normale) l’azione idratante con l’azione filmogena. Si vede che tu hai bisogno di un prodotto che crea una pellicola protettiva persistente e ti rimane per più tempo. A tal proposito puoi provare la base crema Flower Tales che è un buon mix di grassi ed agenti idratanti e filmogeni che puoi personalizzare come vuoi. Oppure unire il rosa mosqueta all’avocado o farti un prodotto viso ultraidratante con la nuova lanolina vegetale Flower Tales. Per comodità però basta prendere la crema base Flower Tales, aggiungere il rosa mosqueta (magari il minipack visto che lo usi come attivo) e il Q10 Flower Tales in soluzione di squalano vegetale, che dovrebbe soddisfare appieno quello che cerchi tu. Fammi sapere 🙂 ciao