TIARÉ (GARDENIA TAITHENSIS)
Il Tiaré o Gardenia di Tahiti (Gardenia Taithensis DC.) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rubiaceae, nativo delle isole del Pacifico del Sud e della Polinesia. I suoi fiori bianchissimi spiccano solitari sul verde lucido delle foglie ed emanano una fragranza esotica, sottile e penetrante, conosciuta come “il profumo del Paradiso”. I fiori di Tiaré, secondo antichissime tradizioni, vengono utilizzati ancora oggi dalle donne di Tahiti per adornarsi il capo o intrecciati a formare ghirlande come segno di benvenuto. Con i fiori di Tiaré si produce un olio vegetale profumato macerando i fiori nell’olio di cocco con l’antica tecnica dell’enfleurage, chiamato Monoi, ricco di vitamina E, dalle proprietà emollienti e dall’azione antiossidante, utilizzato per ammorbidire e idratare la pelle e nutrire e lucidare i capelli.
Descrizione: Il Tiaré è un arbusto che può raggiungere i 4 m di altezza, presenta foglie ellittiche, dal colore verde scuro, lisce e lucide nella pagina superiore, verde più chiaro in quella inferiore, lunghe dai 5 ai 16 cm. I fiori, color bianco crema e dall’aspetto ceroso, hanno una forma a girandola, dai 5 ai 9 lobi (ognuno lungo dai 2 ai 4 cm), dal profumo molto intenso.
Habitat: Originario delle spiagge del Pacifico meridionale, il Tiaré è una delle poche piante coltivate native della Melanesia e Polinesia Occidentale, introdotto poi nelle isole Cook, a Thaiti e nelle Hawaii. La Gardenia Tahitensis cresce in zone tropicali, dove la temperatura non scende mai al di sotto dei 10° C: la coltivazione al di fuori di questi climi è molto difficile e possibile solo in serra; il Tiaré gradisce i terreni acidi e ricchi di sostanza organica, leggeri e privi di ristagni d’acqua: sono particolarmente favorevoli al suo sviluppo i fertili terreni vulcanici delle isole del Pacifico.
Proprietà: Il Tiaré è molto utilizzato nella farmacopea tradizionale tahitiana e nella cosmetica soprattutto per la preparazione del profumatissimo olio Monoi ricavato dai suoi fiori, ricco di vitamina E, dall’azione antiossidante, che limita la formazione di radicali liberi, rallentando l’invecchiamento della pelle. Come prodotto di bellezza è utilizzato per la cura del corpo e dei capelli: idrata e ammorbidisce la pelle, nutre e lucida i capelli, protegge dal sole, dal vento e dall’acqua salata. Utilizzato prima, durante e dopo l’esposizione al sole, il Monoi facilita l’abbronzatura e rende la pelle morbida e setosa, luminosa e profumata, evitando la formazione di rughe e rallentando l’invecchiamento della pelle. Applicato sui capelli come una sorta di impacco, il Monoi li protegge dal vento e dalla salsedine, li nutre e ne migliora la struttura, li protegge dal sole evitando che si secchino e si sfibrino. Svolge anche un’azione condizionante rendendoli così luminosi e morbidi, setosi e molto più facili da pettinare.
Coltivazione: La Gardenia Tahitensis è una pianta da serra piuttosto che da esterno, dove può vivere, senza essere ritirata in luoghi riparati durante la stagione fredda, solo nelle regioni temperato-calde. Per questo motivo viene spesso coltivata in vaso, in modo da poterla trasportare all’interno al momento opportuno. Il terriccio, acido e ricco di humus, va mantenuto fresco mediante annaffiature costanti, senza causare ristagni. Il Tiaré non tollera il calcare, per cui le annaffiature vanno eseguite possibilmente con acqua piovana o comunque depurata. Il Tiaré necessita inoltre di un certo grado di umidità atmosferica, quindi, nel caso di coltivazione in vaso, va posto in una ciotola con ghiaia costantemente bagnata, evitando che l’acqua ne raggiunga la base. Non va mai rinvasata in contenitori di diametro troppo grande e in ogni caso la rinvasatura (primaverile) non deve essere eseguita tutti gli anni, ma soltanto quando le radici della pianta fuoriescono dal contenitore. La cimatura (soppressione dei nuovi germogli vigorosi) stimola la pianta ad espandere lateralmente la chioma. Per stimolare la fioritura si effettua un processo di soppressione dei getti (che si sviluppano rigogliosamente dal colletto), questa prassi è detta “spollonatura”: si effettua nel periodo invernale, contemporaneamente alla potatura dei rami più fragili. La Gardenia Tahitensis gradisce posizioni molto luminose, ma non va mai esposta ai raggi diretti del sole. La temperatura deve essere costante e mai al di sotto dei 13° C.
Curiosità sul Tiaré:
Come molti fiori altri fiori bianchi, che non sfruttano il colore ma l’intensità della fragranza per attirare le api, i fiori di Tiaré sbocciano la sera e nelle ore notturne. In alcune tradizioni delle isole del Pacifico, indossare un fiore di Tiaré indica lo status di relazione. Se il fiore è indossato sull’orecchio sinistro la persona è occupata, se indossato sull’orecchio destro significa che la persona è disponibile. Il nome Tahitian Gardenia è un termine improprio perché il Tiaré non è nativo di Tahiti. Il primo nome scientifico si basa infatti su campioni di Tahiti raccolti da Jules Dumont d’Urville nel 1824. Da qui il nome scientifico di Gardenia Taitensis, e il nome inglese di Tahitian Gardenia e fiore di Tiaré. Il nome Tiaré fa riferimento probabilmente al termine tiàra, cioè corona, per la forma dei fiori. Il Fiore di Tiaré è chiamato anche “Fleur de Candolle” (Fiore di Candolle), in onore del celebre botanico e naturalista svizzero Augustin Pyramus de Candolle (1788-1841).
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